Fine del supporto di Windows 10 – Cosa cambia e come prepararsi
Il 14 ottobre 2025 segna una data importante: è il giorno in cui Microsoft ha ufficialmente terminato il supporto gratuito per Windows 10.
Significa che, a partire da quella data, ci sono cambiamenti sostanziali per tutti gli utenti che utilizzano questo sistema operativo.
Vediamo in breve cosa cambia, i rischi e come prepararsi in modo efficace.
Cosa cambia
Ecco i principali effetti della fine del supporto:
- Nessuna nuova funzionalità o aggiornamento evolutivo per Windows 10: Microsoft ha dichiarato che la versione finale sarà la 22H2 e che non ci saranno ulteriori feature update.
- Nessuna patch di sicurezza o correzione di vulnerabilità per la versione “standard” di Windows 10 dopo il 14 ottobre 2025.
- Nessun supporto tecnico ufficiale (come assistenza clienti) per Windows 10 nelle edizioni consumer.
Alcune eccezioni ed estensioni:
- E’ possibile aderire al programma “Extended Security Updates” (ESU) che offre aggiornamenti di sicurezza aggiuntivi fino al 13 ottobre 2026 per utenti consumer.
- Per applicativi come Microsoft 365 Apps su Windows 10 c’è supporto fino al 10 ottobre 2028, ma il sistema operativo resta “non supportato” in sé.
Quali sono i rischi?
Utilizzare un sistema operativo che non riceve più aggiornamenti comporta alcuni rischi concreti:
- Maggiore vulnerabilità: senza patch future, ogni nuova falla di sicurezza scoperta non verrà corretta ufficialmente, aumentando il rischio di malware, ransomware, attacchi zero-day.
- Problemi di compatibilità: nel tempo, software, driver o periferiche potrebbero non essere più pienamente compatibili o supportati con Windows 10, rendendo l’ecosistema meno stabile.
- Rischio per la conformità aziendale: in ambito business o professionale, usare un OS non più supportato può comportare problemi di standard di sicurezza.
- Mancanza di innovazione: si rimane fermi su funzionalità obsolete, senza miglioramenti di performance o user-experience che i sistemi più recenti possono offrire.

Come prepararsi: tre passi fondamentali
Ecco cosa puoi fare da oggi per affrontare al meglio questa transizione:
1. Verifica la compatibilità del tuo hardware
Controlla se il tuo PC può essere aggiornato a Windows 11 (requisiti come TPM 2.0, Secure Boot, CPU compatibili). Se non è compatibile, valuta se è il caso di acquistare un nuovo PC oppure passare a un altro sistema operativo.
2. Pianifica l’upgrade o la migrazione
- Se l’hardware lo consente, prepara un backup completo dei dati e pianifica l’upgrade a Windows 11.
- Se non puoi aggiornare a Windows 11, considera se restare temporaneamente con Windows 10 (vedi punto 3) oppure valutare alternative.
3. Gestisci il periodo di “post-supporto” in sicurezza
Se decidi di mantenere Windows 10 almeno temporaneamente:
- Aderisci al programma ESU per ottenere aggiornamenti di sicurezza extra fino al 2026.
- Mantieni aggiornati tutti gli applicativi (browser, antivirus, software terze parti) e adotta una politica di backup regolare.
- Fai un piano per migrare definitivamente: restare “bloccati” troppo tempo in un sistema non supportato è rischioso.
Conclusione
La fine del supporto di Windows 10 non significa che i computer con quel sistema smetteranno di funzionare subito, ma che il rischio e la complessità di gestione aumenteranno con il tempo. È quindi un buon momento per agire — e farlo con calma, pianificando — piuttosto che trovarsi impreparati più avanti.